Esce in Italia “The Ink Blood Sister Scribe”, La biblioteca di Sangue e inchiostro, primo libro di una nuova serie fantasy scritta da Emma Törzs.
Di romanzi di esordio ne ho letti tanti e devo dire che ci sono alcuni che iniziano in sordina, si prendono il loro tempo per ingranare, ma poi tengono incollati alle pagine. Questo è il caso de “La biblioteca di Sangue e inchiostro”, che mantiene un ritmo preparatorio lento e costante per quasi metà libro, un ritmo per spiegare sè stesso, il suo sistema magico e i suoi protagonisti.
MULTIPOV
Il romanzo segue le vicende di due sorelle, Joanna ed Esther, separate dalla vita e di Nicholas. Tutti e tre vivono in luoghi totalmente diversi. Joanna in Vermont è ormai l’unica custode dei libri magici tanto amati dal padre; Esther non si ferma in uno stesso posto per più di un anno, finendo per condurre sè stessa in Antartide pur di sfuggire ai suoi fantasmi.
Nicholas, confinato a Londra, unico rampollo vivente dal sangue così forte da avere in sé la magia, è protetto a vista. Insieme costituiscono l’ossatura presente e passata del libro, in cui si alternano i ricordi del loro passato e le problematicità del presente, avvolti in un alone di pericolo e di mistero che non potrà non attrarre gli amanti del fantasy, della favola oscura ricca di riferimenti ai più classici oggetti magici.
Stile narrativo
Un pregio non indifferente di La biblioteca di Sangue e inchiostro è la narrazione. Se all’inizio può sembrare un po’ lenta, Emma Törzs ha il merito di dare risalto al dettaglio, al gusto per il particolare descrittivo ben sorretto da una buona storia – il cui mistero e il cui villain chiaramente non saranno approfonditi per non rovinare la lettura. La sensazione che usi registri narrativi diversi per i tre protagonisti è veramente interessante. Il registro e stile narrativo diEsther sembra più immediato, moderno e fresco, con dialoghi e situazioni immediate. Joanna è ammantata da un linguaggio più vicino alla favola, non meno moderno ma molto “incantevole”. Leggendo di Nicholas non si può non pensare alla Londra posh e altolocata, alle situazioni tipiche dei dark academy.
E, naturalmente, i grandissimi protagonisti di questo romanzo sono i libri stessi. Libri che sussurrano, scricchiolano, ronzano o fanno un baccando assurdo per chi li sa ascoltare. Libri che si attivano solo con un unico ingrediente: il sangue.
Non posso che dirvi di dare una chance a questo volume di esordio che ha tanto potenziale e un suo ritmo che appassionerà chi ama il genere.