TrueLife di Jay Kristoff

Banner del RP.

Ebbene, eccoci finalmente all’ultimo libro della serie LifeLike di Jay Kristoff: Truelife!

La storia riprende esattamente dove l’avevamo lasciata, nel caos più totale di New Babel, con Lemon rapita dalla BioMaas, Eve, Gabriel e Ana nelle mani della Dedalus e Crik alle prese con una prossima deflagrazione nucleare. Normale amministrazione insomma!

TRAMA

Titolo: TrueLif3

Autore: Jay Kristoff

Genere: Fantasy YA, Distopico

Edito: Mondadori

Collana: Oscar Fantastica

Uscita: 25 ottobre 2022

Eve e Lemon hanno scoperto la verità su se stesse e l’una sull’altra. Sono cresciute legate da una solida amicizia, ma le recenti rivelazioni hanno messo in crisi il loro rapporto e le hanno allontanate (forse) per sempre. Ora però non c’è tempo per i rimpianti: l’intero Yousay è sull’orlo di una nuova guerra nucleare tra lo sciame della BioMaas Incorporated e l’esercito della Daedalus Technologies. Una situazione in cui nuove e vecchie lealtà saranno messe a dura prova, si formeranno improbabili alleanze e prenderanno corpo inaspettati tradimenti. E non è tutto, perché i sembianti sono determinati a impossessarsi di Libertas, il virus capace di liberare gli androidi dall’obbedienza alle Tre Leggi della robotica. E per farlo c’è bisogno sia di Ana Monrova, la ragazza rapita e conservata in animazione sospesa, sia della sua sembiante, Eve. Solo alla fine si scoprirà chi sono i veri eroi… e potrebbe essere davvero una sorpresa.

TrueLif3

Con Truelife termina l’avventura di questa serie fantascientifica marchiata Jay Kristoff. Ancora una volta la storia riprende da dove si era interrotta con Deviate, in mezzo al macello più totale e con nuove separazioni. Lemon viene catturata dalla BioMaas, Ana, Eve e Gabriel finiscono nelle mani della Dedalus e Cricket, Ezekiel, Grimm e Abraham si ritrovano alle prese con l’imminente esplosione di una testata nucleare. Un inizio tranquillo, insomma.

Come anche in Deviate, Truelife segue più personaggi contemporaneamente nelle loro vicende, con Grimm e Dis che decidono di salvare Lemon e Zek che, a malincuore, si dirige a Megalopolis accettando il classico assioma del dividi e conquista.

Attraverso la storyline di Lemon conosciamo per la prima volta la mente a capo della BioMaas, o se preferiamo, le menti di Legione sotto forma dei Direttori. Ho trovato molto particolare che ad amministrare la BioMaas a conti fatti non ci fosse un CEO che definirei umano, chissà perché mi aspettavo qualcosa di più complesso di sole creature dai ruoli geneticamente impostati. Qui Lemon viene sottoposta ad una infelice richiesta contro la quale lotterà fino alla fine, prima di riuscire a fuggire e ricongiungersi con Grimm.

Nel frattempo a Megalopolis, nella sede della Dedalus, Eve non se la cava meglio, sottoposta ad esperimenti e coercizioni mentali dal CEO della società allo scopo di ottenere la mappatura adeguata a bypassare miriade. Ammetto che questa è la parte che forse ho preferito, tra colpi di scena vari, l’incontro tra più personaggi diversi e anche perchè ho un debole per quel bastardo del Predicatore.

Il worldbuilding di Treulife si presenta ancora ricco e complesso, soprattutto quando Kristoff riesce a propormi il fanatismo religioso che tanto ama anche in un libro fantascientifico. Si può dire che l’ostilità verso il diverso non conosce ere!

Il finale di tutta questa lunga vicenda è bello intricato, considerato che il libro stesso è tutto un immenso finale fatto di azioni e colpi di scena, mixati con l’ironia tipica dell’autore. Penso che abbia scelto una conclusione adatta alle vicende, a tratti commovente e con quella punta di speranza per un avvenire migliore su cui lavorare che non lascia l’amaro in bocca e fa apprezzare lo sforzo di non aver decimato troppi personaggi XD

A conclusione di questa serie, posso dire che è una trilogia molto godibile adatta sicuramente ad un pubblico più giovane – esempio, Nevernight me lo catalogano YA e non lo è manco di striscio – che apprezza una narrazione serrata. Io devo ammettere che tra i lavori di Kristoff è quella che ho apprezzato un pizzico meno per gusto personale, ma l’autore resta sempre un bravissimo scrittore.

Ringrazio quelle splendide persone con cui collaboro e Mondadori per la copia da recensire.

Alla prossima, Ele.