Review Party: Crescent City: La Casa di Cielo e Aria – Sarah J. Maas

Se questa non è l’uscita più attesa di tutto l’anno per i fan del fantasy, non so quale possa essere. E, ve lo dico, non siete pronti a tutto quello che vi aspetta! Ma finalmente arriva in Italia l’attesissimo seguito di Crescent City, la Casa di Cielo e Aria!

Se Sarah J. Maas mi aveva letteralmente conquistata con il primo volume, La Casa di Terra e Sangue, grazie al potente mondo urban fantasy da lei creato, questo secondo è una riconferma della sua immensa bravura. Ma andiamo con ordine.

Causa Ribelle

Come abbiamo saputo dal precedente libro, il mondo di Midgard è assediato dalla causa ribelle, gli umani che vogliono scalzare per sempre gli Asteri e i Vanir dalla loro posizione di sopruso e comando. Questo rappresenta il principale filo conduttore del nuovo libro e la sfida che, di fatto si ritrovano a sostenere Bryce ed Hunt. Dopo i fatti della precedente primavera la situazione a Crescent City è stata relativamente calma. Ma loro malgrado sentono sempre più forte la pressione degli Asteri. Mentre la città si prepara ad accogliere il nuovo Governatore, Bryce ed Hut vengono coinvolti nella causa ribelle, pur giocando con le proprie personalissime regole e seguendo i propri interessi personali. Per Bryce si tratta ancora una volta di scavare in quel pozzo profondo che è il passato della sua migliore amica, Danika. La straordinaria mutaforma è una presenza costante nella sua vita, i suoi segreti e i suoi silenzi pregni di motivazioni oscure spingono Bryce a voler scavare sempre più per ottenere ciò che anche Danika cercava: la verità. E quella a cui arrivano è una scoperta terribile, ma che cambierà tutto.

Crescent City: La Casa di Cielo e Aria
Crescent City: La Casa di Cielo e Aria

Hunt e Bryce

Nel dipanarsi degli eventi quello che spicca è la crescita del rapporto tra i due protagonisti. Un rapporto maturo, ma soprattutto un rapporto di cui loro stessi parlano e discutono. Sa tanto di novità vedere due personaggi che parlano in modo maturo della loro relazione, che stabiliscono dove sono e che si scelgono volutamente. Niente legami predestinati, ma due persone che si sono riconosciute e accettate. L’ho trovato infinitamente migliore di ogni trovata da legame da destino letto finora.

No PoV no Party

Titolo scemo a parte, l’latra grande forza di questo libro, oltre sganciare una bomba dietro l’altra, è la moltitudine di punti di vista diversi. Oltre Bryce ed Hunt, in Crescent City ci ritroviamo a seguire Ruhn e la sua precaria posizione di Principe delle Stelle, bloccato in un ruolo che gli va stretto e suo malgrado (o forse no?) reclutato come contatto per la spia dei ribelli. Un incontro questo che gli cambierà per sempre la vita e che rappresenta tra l’latro una delle grandi domande del romanzo: chi è l’agente Day? Seguiamo Ithan, lupo mutaforma sempre più alla deriva dopo i fatti di La Casa di Terra e Sangue: qui cercherà di trovare il suo posto, anche agendo in maniera sconsiderata e pericolosa, eppure la sua storyline ci condurrà a dei risvolti estremamente interessanti. Altrettanto apprezzate le parti in cui seguiamo il mer Tharion, capo spia della regina del Fiume, incaricato di recuperare per lei una possibile arma. Tharion è quello che più mi fa pena per il giogo a cui è legato e per le scelte drastiche che compie.

Gli spoileroni di fine libro

Vi avverto, se non volete sapere nulla, saltate questa parte.

Davvero.

DAVVERO!

Siete stati avvertiti, eh!

Con “La Casa di Cielo e Aria” si confermano i grandi sospetti che avevo avuto dal primo libro – ma chi prendo in giro? Mi sono spoilerata tutto in inglese e ho letto di getto i due libri per avere conferme. Quando alla fine del primo libro Bryce scopre di avere il Corno tatuato sulla schiena e che questo le garantisce il potere di aprire dei portali in punti specifici di Midgard il sospetto era forte. Ora, per i grandi appassionati delle serie della Maas, questo Corno può essere un possibile riferimento a TOG, ma secondo molti anche un riferimento ad uno degli oggetti perduti del Forziere citati in Acosf. E che dire della famosa Spada Stellare? Vi dice niente che aveva un pugnale e che è stata separata da esso millenni prima? Beh, chiaramente i fan due conti li fanno e tornando a leggere le altre serie il sospetto che siano VAGAMENTE legati ad Acotar ci sta.

Comunque, che il Corno garantisse a Bryce possibilità interessanti è stato messo in conto dalla fine del primo libro. Ma sicuramente non mi aspettavo che a fine secondo libro lei scoprisse che gli Asteri vengono da altri mondi, che ne hanno conquistati migliaia, consumati, terminati o che da alcuni sono stati scacciati malamente. E che ora sono definitivamente bloccati a Midgard pur provenendo, letteralmente, da infiniti mondi.

Cliffhanger

Quanto detto finora ci porta alla grande botta finale di questo spettacolare libro: le ultime pagine adrenaliniche vedono una Bryce scappare di gran carriera dagli Asteri, gettarsi verso il portale scagliandovi tutto il potere del Corno per aprire un varco verso i suoi alleati dell’Inferno, con la Spada Stellare ben stretta in mano.

E…

Sì, chiaramente spoiler.

Super spoiler.

SPOILERONE!

Atterrare stordita e malandata direttamente nel giardino di casa di Rhys e Feyra, praticamente ai piedi di un Azriel molto in modalità Cantaombre.

Ciao amici, è stato bello conoscervi.

Ora, immaginate il mio momento di fangirlaggine quando la possibilità del crossover tra serie è divenuta realtà concreta a tutti gli effetti. Non c’è bisogno nemmeno che vi dica quanto, QUANTO sto già aspettando il terzo libro.

Al di là di questo momento folle, ritengo che Crescent City: La Casa di Cielo e Aria sia il grande capolavoro della Maas. Come ho amato il primo per il mirabile intreccio mistery, in questo seguito c’è stata una crescita ulteriore della sua bravura. Nulla è lasciato al caso, tutto viene perfettamente ad incastrarsi.

Non posso che ringraziare infinitamente Libri Mondadori per avermi permesso di leggere in anteprima questo libro e non vedo l’ora che molti altri si appassionino a questa serie.